Ance Aies Salerno, il comparto edile salernitano tra ripresa e transizione per le costruzioni
Il 2025 ha confermato il ruolo centrale del settore delle costruzioni nel tessuto economico della provincia di Salerno, segnando un anno di consolidamento e, in parte, di rilancio, nonostante le incertezze normative e le difficoltà legate alla transizione energetica ed ecologica. L’analisi dei principali indicatori del comparto edile, forniti dalla Cassa Edile Salernitana, restituisce un quadro dinamico, con luci e ombre da interpretare con attenzione. Il settore edile salernitano, nella prima metà del 2025, continua a mostrare segnali di vitalità, anche se altalenanti, grazie ad una occupazione in espansione e un’alta quota di partecipazione al PIL locale. Tuttavia, per mantenere il ritmo, sarà cruciale fare leva su incentivi pubblici, sostenibilità e formazione specializzata, attraverso accordi tra imprese e istituti (es. ITS) per colmare il gap, strutturale e professionale, che rischia di ampliarsi in maniera irreversibile. La provincia di Salerno infatti, dai dati della Camera di Commercio di Salerno, registra un trend positivo nelle previsioni occupazionali in edilizia per novembre 2025, con 7.530 entrate di lavoratori previste dalle imprese salernitane, e con un orizzonte trimestrale (Novembre 2025 – Gennaio 2026) che si attesta a 21.930 assunzioni. Crescita trainata, oltre che da Industria e Servizi, anche e soprattutto dalle Costruzioni in rialzo del +3,8%. La domanda di manodopera edile resta robusta, con picchi nei mesi centrali dell’anno e
le imprese segnalano tuttavia difficoltà nel reperire personale qualificato nel 41–45% dei casi. Per avere un quadro più di dettaglio per la provincia di Salerno si riepilogano sotto (vedi tabelle) i dati della Cassa Edile Salernitana, che ancora mostrano una performance
positiva, seppure con qualche elemento di preoccupazione, e spicca l’importante contributo fornito dal Settore delle costruzioni.
(Andamento massa salariale del settore edile provincia di Salerno. Confronto anno 2025 rispetto
al 2024 – Fonte Cassa Edile Provincia Salerno)
La massa salariale complessiva (lavori pubblici e privati) cresce del +6,38% rispetto al 2024, passando da circa 179,8 a 191,2 milioni di euro. Si tratta di un dato positivo che evidenzia un aumento della produzione e dell’impiego, ma ancora più significativo è il balzo
nei lavori pubblici, con una crescita del +39,93%. Quest’ultimo conferma l’impatto delle risorse PNRR e degli investimenti pubblici sul territorio, ma lascia la preoccupazione di ciò che potrà accadere al Giugno 2026, fine del periodo PNRR.
Numero imprese attive
Mese Imprese 2025 Imprese 2024 Differenza % Diff
Ottobre
3.630 3.769 -139 -3,69
(Andamento numero imprese del settore edile provincia di Salerno. Confronto anno 2025 rispetto al 2024 – Fonte Cassa Edile Provincia Salerno)
E’ da notare che il numero di imprese attive registra una flessione del -3,69%, che
potrebbe riflettere difficoltà legate alla pressione burocratica, alla liquidità e alla gestione
dei crediti fiscali. Questo trend merita un approfondimento del corso dei prossimi mesi, per
evitare un indebolimento del tessuto imprenditoriale locale.
Numero operai attivi
Mese Operai 2025 Operai 2024 Differenza % Diff
Ottobre
18.563 17.807 756 4,25
(Andamento numero operai del settore edile provincia di Salerno. Confronto anno 2025 rispetto
al 2024 – Fonte Cassa Edile Provincia Salerno) Il numero di operai attivi sale del +4,25%, con 756 addetti in più rispetto all’anno
precedente, segnale concreto di una domanda occupazionale che resta vivace.
Numero ore lavorate
Mese Imprese 2025 Imprese 2024 Differenza % Diff
Ottobre
16.790.207 16.299.104 491.103 3,01
(Andamento numero imprese del settore edile provincia di Salerno. Confronto anno 2025 rispetto
al 2024 – Fonte Cassa Edile Provincia Salerno)
Per quanto riguarda le ore lavorate esse crescono del +3,01%, a dimostrazione di un’attività
produttiva in lieve ma costante ripresa.
I recenti dati della Cassa Edile Salernitana, riferiti al 2025, denotano quindi che il mercato
del lavoro nel settore edile in provincia di Salerno presenta uno scenario molto complesso,
fatto da luci ed ombre, nel quale le ore lavorate crescono ( circa +3%), la massa salariale è
stabile rispetto al 2024 (+0,2%), e il numero di imprese attive cala in modo preoccupante
(–4,8%).
A conferma di quanto appena detto e analizzato, vengono anche sottolineati alcuni
elementi e fattori di crescita che il CRESME ha voluto evidenziare a livello nazionale nel suo
rapporto sulle Performance 2024 (dati CRESME):
• A livello nazionale, gli investimenti nel comparto costruzioni hanno registrato un
calo di -9,5% (valore produzione -7,7%);
• La riqualificazione edilizia è contratta del -26,5%, mentre le opere pubbliche
aumentano dell’11,4%;
• I ritardi nell’attuazione del PNRR penalizzano il Sud, compresa Salerno, ma l’avvio
di progetti infrastrutturali locali, tra i quali
o Tratto ferroviario alta velocità Salerno–Reggio Calabria (Tunnel Saginara);
o Prolungamento della metropolitana di Salerno fino all’aeroporto di
Pontecagnano con lavori in corso per una nuova tratta di 8,9 km
o Riqualificazioni aeroportuali (pista prolungata, terminal sostenibile nel
2025)
potrebbero generare opportunità di lavoro ed essere fonte di lavoro e reddito nel comparto
edile locale.
Previsioni 2026
Per quanto attiene a ciò che possiamo attenderci per l’anno che si appresta ad iniziare,
si può dire che partiamo da un mercato delle costruzioni, in Italia come in provincia di
Salerno, ancora oggi vivace, in quanto sostenuto da opere pubbliche e infrastrutture
finanziate dal PNRR a cui è correlata una domanda di personale in crescita.
Si comprende però come i prossimi mesi diventino cruciali per il settore, in quanto si
prospetta anche uno scenario di profonda crisi se non si avrà la capacità di rafforzare la
Formazione, monitorare l’attuazione del PNRR accelerando le realizzazioni, e rilanciare le
riqualificazioni private con un grosso piano di riqualificazione degli edifici (nuovo Piano
Casa).
Allo stesso tempo si vede la necessità urgente di politiche di sostegno alle imprese, di
maggiore stabilità normativa e della individuazione da parte del governo di strumenti
efficaci per accompagnare il comparto in una transizione giusta e sostenibile.
ATTIVITA’ ANCE AIES SALERNO
di interesse del Settore delle costruzioni
Ance Aies Salerno continua a fare la sua parte sul territorio provinciale, rimanendo punto
di riferimento per tutte le imprese di costruzione. Ha avviato, infatti, con il supporto del
suo Centro Studi, una serie di azioni e progetti che coinvolgono tutti gli attori della filiera
delle costruzioni (imprese, ordini professionali, enti locali, etc.), con l’obiettivo di creare
quella SINERGIA tra le parti, che rappresenta l’unico modo per consolidare un percorso di
crescita e formazione necessario alla competitività del territorio. In questo contesto l’ANCE
ha in corso iniziative su differenti temi che ritiene debbano essere oggetto di interesse del
futuro per le imprese e per gli stakeholder del settore, e particolarmente riferite a: Qualifica
delle Imprese, Sostenibilità Ambientale, Digitalizzazione del comparto, Integrazione e
ottimizzazione delle risorse.
L’ANCE AIES Salerno pone al centro della sua attività la Formazione per soddisfare le
esigenze del comparto edile, che necessita di nuovi operatori e tecnici specializzati, con il
duplice obiettivo di potenziare la competitività dell’impresa e favorire l’occupazione dei più
giovani.
La nostra Associazione ha intrapreso molteplici attività formative, anche con la
collaborazione autorevole e preziosa della Camera Ammnistrativa Salernitana e
dell’Università degli Studi di Salerno.
L’Ance Aies Salerno è tra i fondatori dell’ITS Casa Campania, Scuola di eccellenza ad alta
specializzazione tecnologica che ha consentito, grazie all’Ente Scuola Edile, a giovani di
conseguire il diploma di “Tecnici Superiori per la conduzione del cantiere edile – Home
manager”, riconosciuto a livello nazionale.
Grazie alle risorse e disponibilità messe a disposizione dal Governo e dalla Regione
Campania per la formazione di tecnici nel comparto edile, abbiamo lavorando insieme,
puntando a “curvare” la loro specializzazione, definendo le figure e le skills più utili
all’attuale mercato del lavoro, per guidare le attività di cantiere
Abbiamo, inoltre, aderito al progetto ITS Academy della Regione Campania a sostegno
dell’occupazione, dell’istruzione e della formazione, in settori produttivi ritenuti strategici
per lo sviluppo e la competitività dell’economia campana.
Abbiamo partecipato al progetto per la creazione ed il riconoscimento di Academy di filiera,
al fine di collaborare alla progettazione di dettaglio ed alla realizzazione di percorsi
formativi, garantendo allo stesso tempo un sistema di ricerca, formazione ed innovazione
tecnologica nel quale si integrino gli obiettivi di sviluppo delle conoscenze e di crescita del
know-how da applicare ai prodotti e ai processi industriali della nostra filiera.
La digitalizzazione e l’innovazione nella gestione dei processi relativi alle costruzioni sono
al centro del futuro del settore e rappresentano un valore aggiunto, che le imprese edili
devono possedere per essere competitive.
Su questi temi, l’ANCE AIES ha colto l’opportunità offerta dal Digital Italian Hub for
Construction and Built Environment (DIHCUBE), il polo italiano per l’innovazione nel mondo
delle costruzioni, guidato da ANCE Nazionale, che ha l’obiettivo di accrescere i livelli di
digitalizzazione del settore attraverso servizi rivolti a tutta la filiera.
La nostra Associazione ha messo a disposizione delle proprie imprese uno sportello locale
DIHCUBE per accompagnarle e sostenerle nel percorso di transizione digitale. Inoltre è
stato realizzato un corso BIM per tutte le imprese associate dove in diverse lezioni i tecnici
hanno potuto apprendere i principi fondamentali e le metodologie applicative dei modelli
Building Information Modeling (BIM).
Progetto “Sport, Salute e Lavoro per l’inclusione di giovani immigrati”
Con la sigla dell’Accordo tra le parti è stato dato il via al progetto “Sport, Salute e Lavoro
per l’Inclusione di Giovani Immigrati”, Formazione – Assistenza e Sport per i giovani
migranti.
L’idea nasce a Salerno come iniziativa integrata che unisce sport, salute, educazione,
formazione professionale e ricerca scientifica. Il Progetto, iniziato lo scorso 10 dicembre,
che si articola con ore di lezioni in aula e ore di laboratorio pratico, a cura dei nostri Enti
bilaterali Ente Scuola Edile e CPT, ha lo scopo di fornire conoscenze di base sul settore edile,
sui materiali, sulle attrezzature, garantire la formazione obbligatoria sulla sicurezza nei
cantieri edili e sviluppare competenze pratiche tramite laboratori specialistici (muratore,
carpentiere, operatore macchine movimento terra). L’obiettivo è favorire la crescita
personale e professionale, l’inclusione sociale e l’autonomia di giovani immigrati presenti
sul territorio.
La “Borsa Immobiliare”
la Borsa Immobiliare Salernitana è stata inserita tra le attività e progetti promossi
dall’associazione come strumento di sostegno e conoscenza del mercato locale: è prevista
infatti l’avvio dell’attività della Borsa Immobiliare nell’ambito delle iniziative strutturate
dall’Associazione insieme al suo Centro Studi, con l’obiettivo di fornire informazioni utili
alle imprese e agli operatori e di favorire dinamiche corrette del mercato immobiliare
locale.
Corso di Formazione con la Soprintendenza di Salerno
Per dare seguito e concretezza al Protocollo d’Intesa siglato lo scorso 26 febbraio 2025 con
la Soprintendenza dei Beni Archeologici e Culturali di Salerno, Ance Aies Salerno ha organizzato un corso base dedicato al Building Information Modeling (BIM), rivolto al personale della Soprintendenza, che ha rappresentato un’importante tappa nel processo
di digitalizzazione e innovazione nel settore delle costruzioni e della tutela del patrimonio
culturale. Il corso ha previsto diverse sedute teoriche e pratiche, in cui tecnici specializzati
(docenti universitari e tecnici specialisti di BIM) hanno potuto fornire ai funzionari della
soprintendenza di Salerno tutte le indicazioni, specifiche e informazioni utili alla redazione
e all’analisi di un progetto con BIM. L’iniziativa è stata inserita nel percorso di
digitalizzazione correlato al progetto europeo DIHCUBE.
SINTESI EVENTI ANCE AIES REALIZZATI
NELL’ANNO ASSOCIATIVO 2024-2025
“La patente a crediti”, Convegno 30 settembre 2024 – Mediterranea Hotel
Evento organizzato d’intesa con il Cpt di Salerno e l’ITL Salerno, per analizzare la nuova
normativa sulla Patente a crediti, uno nuovo standard per la sicurezza in edilizia.
❖ “Decreto Salva Casa D.L. 69/2024. Semplificazione o condono?”, Convegno 23
ottobre 2024 – Gran Hotel Salerno
L’evento organizzato in sinergia tra Ance Aies Salerno e la Camera Amministrativa
Salernitana, con il Patrocinio del TAR Salerno e gli Ordini e Collegi Professionali di Ingegneri,
Architetti, Geometri e Avvocati, vuole essere un utile momento di approfondimento e
confronto sul Decreto-Legge 69/2024 (Decreto Salva Casa), convertito nella Legge n. 105
del 24 luglio 2024 in vigore dal 28 luglio 2024.
❖ “Verso la Sostenibilità”, Convegno 25 ottobre 2024 – Sala riunioni Ance Aies
Salerno
Tema centrale dell’incontro è la competitività delle imprese della Transizione verso un
Sistema sostenibile in edilizia per le valutazioni di merito creditizio. Avviare quindi un
persorso di sostenibilità delle imprese per cogliere opportunità e sfide.
❖ “Piano Integrato per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro”, Convegno 22
novembre 2024 – Grand Hotel Salerno
Ance Aies Salerno, d’intesa con l’INL di Salerno ed in collaborazione con il CPT, la CNA e
gli Ordini Professionali della provincia di Salerno, organizza per il prossimo 22 novembre un
Convegno sul “Piano Integrato per la Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro”. Saranno
approfonditi temi quali il Distacco del lavoratore, il Contratto di somministrazione, gli
aspetti normativi sui Lavoratori autonomi e un aggiornamento sulla Patente a crediti
❖ “Compatibilità Paesaggistica. “Titoli edilizi e paesistici”… due sconosciuti”,
Convegno 18 dicembre 2024 – Grand Hotel Salerno
l’evento organizzato in sinergia tra Ance Aies Salerno e la Camera Amministrativa
Salernitana, con il Patrocinio del TAR Salerno, dell’Ance Campania e gli Ordini e Collegi
Professionali di Ingegneri, Architetti, Geometri e Avvocati, vuole essere un utile momento
di approfondimento e confronto sulla Compatibilità paesaggistica e Titoli edilizi.
❖ “Rigenerazione urbana in Campania – art. 33 quater L.R.C. 5/2024. Si riparte!”
Giornata di studio 5 febbraio 2025 – Grand Hotel Salerno
Ance Aies Salerno, nell’ambito delle sue attività di lobby sul Territorio, in collaborazione
con la Camera Amministrativa Salernitana e con gli Ordini e Collegi Professionali di
Ingegneri, Architetti, Periti Industriali, Geometri e Avvocati della Provincia di Salerno, con il
Patrocinio del TAR Salerno e dell’Ance Campania, ha programmato per il prossimo 05
febbraio il 3° Incontro sulle tematiche urbanistiche, in questo caso “Rigenerazione urbana
in Campania – art. 33 quater L.R.C. 5/2024. Si riparte!”. L’evento formativo intende
analizzare con autorevoli esperti gli elementi di novità e gli obiettivi della normativa, con
particolare riferimento all’art. 33 quater della L.R.C. n. 16/2004, introdotto dalla L.R.C. n.
5/2024, che disciplina gli interventi per la rigenerazione urbana.
❖ “Correttivo del Codice dei Contratti Pubblici”
Seminario 11 febbraio 2025 – Sala riunioni di Ance Aies Salerno
Seminario 03 marzo 2025 – Sala riunioni di Ance Aies Salerno
Due giornate di studio, seguibili anche su Piattoforma Zoom, per analizzare ed approfondire
le novità contenute nel Decreto Correttivo al Codice dei Contratti Pubblici
❖ “DIHCUBE: sportello tecnico operativo Ance Aies Salerno” 26 febbraio 2025 – Sala
riunioni Ance Aies Salerno
Si è svolto un incontro informativo in merito all’avvio del percorso formativo di digitalizzazione
d’impresa (DIHCUBE) e di esperto BIM. Il corso ha preso il via il 07 maggio 2025 e si è articolato in
n. 7 giornate di studio, con incontri calendarizzati, conclusi in data 11 giugno 2025. Grande
soddisfazione e partecipazione di imprese che hanno ottenuto l’attestato di “Bim Maneger”
❖ “Le norme ambientali nel settore delle Costruzioni”, Convegno 28 marzo 2025 –
Comune di Cava dè Tirreni
L’ANCE AIES Salerno ha organizzato il convegno dal titolo LE NORME AMBIENTALI NEL
SETTORE DELLE COSTRUZIONI per approfondire con esperti relatori le norme ambientali
nel settore delle costruzioni, dalle norme agli effetti pratico-applicativi.
❖ “Edilizia 5.0: Transizione Ecologica e Digitale per un Settore Innovativo”,
Convegno 16 aprile 2025 – Salone dei Marmi del Comune di Salerno
L’evento, che ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti istituzionali del settore
è stata un’importante occasione di confronto sulle tematiche della Transizione Ecologica e
Digitale nell’edilizia.
Progettare e realizzare edifici sostenibili, salubri e durevoli”,
Convegno 18 settembre 2025 – CCIAA Salerno
In un momento cruciale per l’evoluzione del settore delle costruzioni, il Gruppo Giovani con
Ance Aies Salerno, promuove una visione che unisce pragmatismo e futuro: costruire in
modo responsabile, consapevole e innovativo. Il nZEB TOUR nasce come manifestazione
itinerante dedicata alla formazione sul campo, al confronto tra professionisti e alla
diffusione delle best practices per la realizzazione di edifici a consumo quasi zero.
❖ “Le nuove forme di gestione dei beni e dei servizi di interesse economico
generale”, Convegno 25,26 settembre 2025 – Grand Hotel Salerno
Si è svolto, presso il Grand Hotel Salerno, il 25 e 26 settembre 2025, il Convegno “Le nuove
forme di gestione dei beni e dei servizi di interesse economico generale”, in collaborazione
con l’Ufficio studi e formazione della Giustizia Amministrativa. Un parterre qualificato che
affronta, in una due giorni di lavori, temi di grande interesse.
❖ “Piano Comunicazione ANCE – PROGETTO ZONA RCS TV”
All’interno del piano di comunicazione aziendale Zona RCS75 ospiterà per 10 settimane uno
spazio dedicato al comparto edile, gestito da ANCE Salerno in collaborazione con i propri enti
bilaterali ed i suoi stakeholder. Lo spazio settimanale messo a disposizione è il venerdì dalle ore
11.00 alle ore 11.30. Obiettivo dell’iniziativa è informare il pubblico sui temi chiave del Settore
delle costruzioni, promuovere i servizi e le attività degli enti, valorizzare la formazione, la
sicurezza e l’innovazione nel settore e rafforzare il legame tra imprese, lavoratori e territorio.
L’Intelligenza Artificiale nelle costruzioni: di cosa parliamo davvero?
A cura del consigliere Domenico Corvino
Quando si parla di Intelligenza Artificiale (IA) nel settore delle costruzioni, non si descrive
una tecnologia futuristica, ma una leva concreta già oggi in grado di rivoluzionare il modo
di progettare, costruire e gestire. In termini semplici, l’IA è un insieme di tecnologie che
permettono alle macchine di imitare ed apprendere dall’intelligenza umana per risolvere
problemi, analizzare dati e prendere decisioni. Per comprendere il suo impatto è
fondamentale distinguere due macro-categorie principali:
1) IA Generativa, che può essere immaginata come un assistente esperto in grado di creare,
riassumere ed organizzare informazioni; basandosi su Grandi Modelli Linguistici (LLM),
questa tecnologia comprende il linguaggio umano e lo utilizza per produrre nuovi
contenuti, come la stesura di report tecnici, la sintesi di lunghi documenti normativi o,
ancora, la generazione di comunicazioni standardizzate;
2) IA Predittiva, che agisce come un consulente strategico analizzando enormi quantità di
dati, sia storici che in tempo reale, per prevedere eventi futuri; questa applicazione,
sfruttando algoritmi di Machine Learning e Deep Learning, è in grado di identificare schemi
e probabilità nascosti nei dati per anticipare, ad esempio, il guasto di un macchinario
oppure il rischio di un ritardo sulla tabella di marcia di un cantiere.
FOCUS – Intelligenza Artificiale nel Cantiere Moderno
Demistificare l’IA per il Mondo delle Costruzioni
Queste due forme di intelligenza non operano in modo isolato. La loro integrazione sta
creando quello che può essere definito il “sistema nervoso centrale” del cantiere moderno.
In questo sistema, i sensori, le telecamere ed i droni fungono da “organi di senso”,
raccogliendo dati costantemente. L’IA Generativa gestisce ed organizza l’enorme flusso di
informazioni che ne deriva (documenti, report, immagini, etc.), mentre l’IA Predittiva
analizza queste informazioni per anticipare il futuro. Il risultato non è una semplice somma
di strumenti, ma un sistema integrato che aumenta le capacità umane, offrendo una visione
d’insieme ed una capacità di reazione prima impensabili. L’IA diventa un “co-pilota digitale”
che gestisce la complessità, permettendo ai professionisti di concentrarsi sulle decisioni
strategiche, anziché sulla raccolta e l’elaborazione manuale dei dati.
L’Impatto dell’IA Generativa sull’Efficienza Operativa
Come sta cambiando l’IA la gestione quotidiana di un’impresa di costruzioni?
L’Intelligenza Artificiale sta trasformando radicalmente le attività di back-office,
tradizionalmente onerose in termini di tempo e soggette ad inevitabili errori umani. Questo
cambiamento sta avvenendo attraverso l’automazione e l’ottimizzazione di processi chiave.
Sistematizzazione Documentale: un’impresa di costruzioni gestisce un volume enorme di
documenti di tipo diverso: Piani di Sicurezza e Coordinamento (PSC), Piani Operativi di
Sicurezza (POS), relazioni tecniche, computi metrici, capitolati amministrativi, disciplinari
tecnici, schede tecniche, ordini, DdT, fatture, DURC, DURF, etc.. L’IA è in grado di
classificare, archiviare ed indicizzare automaticamente questi documenti, rendendoli
immediatamente reperibili. Tecnologie avanzate, come gli “agenti conversazionali”,
permettono persino di “interrogare” la documentazione di cantiere in linguaggio naturale,
ottenendo risposte precise in pochi secondi, come ad esempio chiedere “Quali sono le
prescrizioni per la posa dei pannelli isolanti secondo il POS dell’impresa X?”.
Intelligenza Artificiale nel Cantiere Moderno
Reportistica Tecnico-Economica: la redazione di report su costi e ricavi giornalieri o
settimanali per ogni cantiere viene automatizzata. L’IA Generativa analizza i dati grezzi
provenienti dai rapporti analitici di cantiere e li trasforma in sintesi chiare, report strutturati
e dashboard finanziarie interattive, offrendo una visione immediata dei costi e della
conseguente redditività del progetto.
Partecipazione a Gare d’Appalto: il processo di partecipazione ad una gara viene
accelerato in modo significativo. L’IA può analizzare il bando, estrarre i requisiti
fondamentali, generare bozze di dichiarazioni conformi agli standard richiesti e supportare
la gestione delle richieste di polizze e cauzioni, riducendo drasticamente i tempi ed il rischio
di errori formali che potrebbero compromettere la presentazione dell’offerta.
Analisi Contrattualistica: gli algoritmi di IA possono esaminare un contratto e confrontarlo
con le norme di riferimento e gli standard aziendali, evidenziando clausole atipiche,
potenzialmente rischiose o non conformi, si dispone, pertanto, di un primo livello di
revisione legale, accelerando il lavoro dell’ufficio legale.
Questo insieme di applicazioni determina un cambiamento di paradigma fondamentale: si
passa da una gestione reattiva a una supervisione proattiva. Tradizionalmente il personale
amministrativo reagisce ad una necessità: cerca un documento quando richiesto, compila
un report a fine periodo, analizza un contratto dopo averlo ricevuto. L’IA inverte questo
flusso. Automatizzando la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale, il sistema non attende
più una richiesta, ma presenta proattivamente le informazioni cruciali. Ad esempio, può
segnalare in automatico la scadenza imminente di un DURC, di una idoneità sanitaria, di un
certificato di qualità o, ancora, un’anomalia nei costi giornalieri di un cantiere prima che
diventi un problema critico. Di conseguenza, il ruolo del personale si eleva: da operatori di
“data entry” a supervisori di un sistema intelligente, il cui compito è validare le anomalie e prendere decisioni strategiche sulla base delle evidenze fornite dall’IA.
In che modo l’IA aiuta ad elaborare preventivi più rapidi e accurati?
La preventivazione e la computazione sono il cuore economico di ogni appalto, e l’IA sta
introducendo livelli di velocità e precisione senza precedenti.
Preventivi e Budget basati sui Dati: anziché affidarsi a stime generiche, l’IA analizza i
database storici dei costi aziendali, incrociando dati su materiali, manodopera, fornitori e
tempistiche di lavorazioni passate. Questo permette di generare preventivi e budget
estremamente accurati, fondati sull’esperienza reale dell’impresa e non su prezzari
standard.
Computazione Automatica da Modelli Digitali (BIM/CAD): L’integrazione con il Building
Information Modeling (BIM) è una delle applicazioni più potenti; invece di misurare
manualmente ogni singolo elemento da disegni 2D, l’IA “legge” il modello 3D del progetto
(solitamente in formato IFC) ed estrae in modo automatico ed istantaneo tutte le quantità
necessarie: metri cubi di calcestruzzo, metri quadrati di muratura, numero e dimensioni di
infissi, etc.. Questo processo, noto come “Quantity Takeoff” (QTO) automatico, trasforma
un’attività che richiedeva giorni di lavoro in un’operazione di pochi minuti.
Computazione da Immagini e Video: attraverso la Computer Vision, una branca dell’IA
che insegna alle macchine a “vedere” ed interpretare il mondo visivo, è oggi possibile
generare stime preliminari partendo da semplici fotografie o video. Algoritmi di
riconoscimento di immagini possono analizzare una foto di un ambiente da ristrutturare,
identificare gli elementi (pareti, porte, finestre, etc.), stimarne le dimensioni e calcolare le
quantità di materiali necessari per un primo preventivo di massima. Il divario tra l’approccio
tradizionale e quello assistito dall’IA è così significativo da poter essere riassunto nella
seguente tabella.
L’ANCE negli ultimi mesi ha posto la sua attenzione, sia a livello nazionale che locale, sulla
preoccupazione derivante dalla possibilità di un arresto della crescita vissuta in quest’ultimi
anni, che può comportare un pericoloso ritorno al passato. Diventa quindi rilevante
comprendere cosa si debba fare per evitare di disperdere l’eredità del PNRR, e come agire
sul tema della programmazione degli investimenti in un mercato delle opere pubbliche
aperto e competitivo, e per una ripartenza del mercato del privato.
Uno dei temi più caldi sul fronte delle costruzioni in quest’ultimo periodo è quello del caromateriali, che riguarda il 70% dei cantieri delle opere in corso (di cui un terzo per il PNRR) i
quali devono fare i conti con aumenti dei prezzi che vanno dal 30 fino, in alcuni casi, al 65%.
Come evidenziato dal Centro Studi Ance Nazionale“ …le imprese devono ancora ricevere
circa 1,7 miliardi di euro già certificati relativi all’ultimo trimestre 2024 e ai primi 5 mesi del
2025. Rispetto alle risorse stanziate, secondo i dati del ministero delle Infrastrutture, per
coprire il caro materiali del 2024 e di tutto il 2025 mancano all’appello 2,265 miliardi”, ed
ancora “ … la crescita del Paese è fortemente condizionata dal completamento delle opere
del Pnrr, che per il 50% attiene al settore delle costruzioni” e “…..c’è la necessità di
rifinanziare “a misura del mercato” i costi di realizzazione delle opere appaltate negli anni
passati, che sono tuttora in esecuzione e bisogna affrontare il tema della concorrenza negli
appalti pubblici. Nel 2024 sono stati registrati circa 62.000 appalti di lavori pubblici per un
valore di quasi 61 miliardi di euro. Il 90% degli appalti è stato assegnato senza un reale
confronto concorrenziale per un valore di quasi 20 miliardi: il 52,4% tramite affidamenti
FOCUS: Le politiche del settore delle costruzioni nel 2026 e la legge di
Bilancio
CENTRO STUDI
19
17 dicembre 2025
diretti e il 35,2% con procedura negoziata senza bando. Solo il 7,8% degli appalti ha seguito
una procedura aperta, evidenziando una limitata competizione nel settore….”
D’altra parte, era notevole l’attesa per la Legge di Bilancio 2026, dalla quale si attendevano
alcune importanti segnali di stimolo al settore delle costruzioni. Ad un primo esame delle
norme fiscali contenute nel testo del disegno di legge di Bilancio per il 2026 trasmesso al
Senato, si ritrovano le seguenti azioni che riguardano direttamente il mondo delle
costruzioni
• È prevista la proroga al 2026 dei principali bonus edilizi 50% per gli interventi
sull’abitazione principale. Il rinnovo è opportuno perché consente il proseguimento
degli interventi già avviati nel rispetto dell’esigenza di progettualità e buona fede di
contribuenti; d’altro canto va detto che la misura non risponde pienamente agli
obiettivi green imposti giustamente dall’Europa.
• Non c’è purtroppo una prospettiva stabile e pluriennale di politiche fiscali
strutturate ed incentivanti che guardino in prospettiva agli obiettivi europei e ciò
limita fortemente la capacità di programmazione delle imprese e frena gli
investimenti più incisivi. Come detto più volte da ANCE a livello nazionale, è
indispensabile arrivare a definire uno strumento, anche di natura fiscale, che possa
avere un ruolo importante nella realizzazione dei processi di transizione ecologica.
• E’ presente, ed è invece davvero molto critico, il divieto di compensazione dei
crediti d’imposta – diversi da quelli derivanti dalla liquidazione delle imposte – con
i debiti contributivi e Inail. Questa limitazione è contraddittoria rispetto alla
permanenza di altri incentivi basati sui crediti d’imposta, ma soprattutto rischia di
penalizzare in maniera pesante i settori ad alta intensità di manodopera, che fanno
maggiore ricorso alla compensazione per i versamenti previdenziali e assicurativi.
Inoltre, tale misura ha un effetto retroattivo e va a colpire tutte quelle imprese che
hanno scelto di non cedere i propri crediti, confidando nella possibilità di utilizzarli
in compensazione. Il rischio è allora quello di provocare un impatto economico e
finanziario pesante per le imprese, con una riduzione della liquidità disponibile e un
conseguente indebolimento della capacità di investimento, soprattutto nei settori
produttivi a più alta intensità di lavoro.
In generale non c’è alcuna indicazione, e vengono lasciati come temi aperti, altre
questioni importanti quali l’housing accessibile e la rigenerazione urbana. Come invece
enfatizzato dalla Vicepresidente Nazionale Vanessa dell’ANCE “…..occorrono misure
fiscali ad impatto immediato sia sul tema della rigenerazione urbana che sull’accesso al
“bene casa”, da tutelare non solo per la sua valenza sociale, ma anche in un’ottica di
transizione ecologica. Per realizzare progetti complessi di rigenerazione diventa
importante riaprire i termini di vigenza, quantomeno fino a tutto il 2028, degli incentivi
alla valorizzazione edilizia che in passato hanno consentito l’applicazione delle imposte
di registro, ipotecaria e catastale in misura fissa – 200 euro ciascuna, e non il 9% del
valore dell’immobile – per l’acquisto, da parte di imprese di costruzioni e operatori
immobiliari, di fabbricati da rinnovare completamente in chiave energetica ed
antisismica per destinarli alla successiva vendita. Allo stesso modo, per favorire l’attività
di locazione, sarebbe opportuno intervenire sull’imposta di registro per ridurre
l’aliquota dal 9% al 2% sugli acquisti di immobili residenziali effettuati da imprese di
costruzione o operatori del settore immobiliare da destinare alla locazione abitativa. È
necessario, poi, favorire prodotti immobiliari green incentivando la domanda di edifici
riqualificati e performanti e, quindi, sarebbe opportuno reintrodurre la detrazione Irpef
pari al 50% dell’Iva pagata in sede di acquisto di case in classe energetica elevata
(scaduta a fine 2023)….”
ANCE AIES Salerno con l’obiettivo di aiutare le imprese nella ricerca di agevolazioni utili ad
avviare attività di innovazione, formazione, e sviluppo di politiche di sostenibilità, intende
avviare un percorso formativo sull’Europrogettazione. In tal modo si intende fornire quegli
strumenti tecnici ed economici utili alla presentazione di progetti applicativi direttamente
alla UE e su fondi diretti europei. Ciò è fondamentale nell’ottica del prossimo settennato
di finanziamento dell’Unione Europea, che prevede che gran parte delle politiche di
incentivazione si baseranno sulla regia diretta di Bruxelles
Fondi europei diretti: cosa sono, come funzionano e perché sono importanti
I fondi europei sono strumenti finanziari messi a disposizione dall’Unione Europea per
promuovere lo sviluppo economico, sociale e ambientale degli Stati membri. All’interno di
questo grande universo esistono due categorie principali: i fondi indiretti, gestiti a livello
nazionale o regionale, e i fondi diretti, gestiti direttamente dalla Commissione europea.
Proprio questi ultimi rappresentano un’opportunità strategica per imprese, enti pubblici,
università, associazioni e organizzazioni non profit che vogliono innovare, collaborare a
livello internazionale o rafforzare la propria capacità competitiva.
I fondi europei diretti sono programmi finanziati dal bilancio UE e amministrati
direttamente dalla Commissione europea o da agenzie esecutive dell’Unione. A differenza
dei fondi indiretti, non passano attraverso le Regioni o gli Stati membri: i bandi sono
pubblicati a Bruxelles e chiunque rispetti i requisiti può presentare una proposta di
progetto. L’obiettivo principale dei fondi diretti è sostenere iniziative che abbiano una forte
FOCUS: EUROPROGETTAZIONE
CENTRO STUDI
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17 dicembre 2025
dimensione europea, ovvero che favoriscano la cooperazione tra più Paesi, la diffusione di
innovazione e conoscenza, la competitività delle imprese e la crescita sostenibile.
Ogni periodo di programmazione europea (attualmente 2021-2027) prevede programmi
specifici, ciascuno dedicato a un determinato ambito d’intervento. Tra i più importanti
troviamo:
• Horizon Europe. È il più grande programma europeo per la ricerca e l’innovazione.
Finanzia progetti scientifici, tecnologici e industriali con un forte carattere
innovativo. Coinvolge università, centri di ricerca, startup e grandi imprese.
• Erasmus+. È il programma che sostiene la mobilità di studenti, insegnanti, formatori
e giovani, promuove partenariati educativi e progetti di cooperazione nel campo
dell’istruzione, della formazione e dello sport.
• Life. Programma dedicato alla tutela dell’ambiente, alla biodiversità e alla lotta al
cambiamento climatico. Finanzia progetti pilota, dimostrativi e di buone pratiche.
• Single Market Programme. Sostiene le PMI, la competitività delle imprese e la
qualità dei prodotti e dei servizi nel mercato unico europeo.
• Creative Europe. Rivolto al settore culturale e creativo: cinema, audiovisivo,
editoria, arti performative e patrimonio culturale.
Per partecipare a un bando europeo diretto bisogna soddisfare alcune caratteristiche
fondamentali:
• Un progetto ben strutturato. La Commissione valuta la qualità della proposta, la
rilevanza rispetto al programma, l’impatto atteso e la qualità della partnership.
• Una dimensione europea. La maggior parte dei bandi richiede la collaborazione tra
partner di almeno due o tre Paesi europei. Questo perché l’UE punta a incentivare
la cooperazione internazionale.
• Capacità tecnica e amministrativa. Chi partecipa deve dimostrare di avere
competenze adeguate per gestire il progetto, sia dal punto di vista operativo sia
contabile.
• Co-finanziamento. I fondi diretti raramente coprono il 100% dei costi. Di solito la
Commissione finanzia una percentuale (dal 50% al 100% a seconda del programma)
mentre il resto deve essere coperto dai partner.
I fondi diretti rappresentano un’opportunità strategica per vari motivi:
• Favoriscono l’innovazione: permettono di accedere a risorse per sviluppare nuovi
prodotti, servizi o tecnologie.
• Stimolano la crescita internazionale: collaborare con enti e imprese di altri Paesi
aumenta visibilità e competitività.
• Consentono di lavorare su temi di interesse globale: sostenibilità, digitalizzazione,
transizione energetica, inclusione sociale.
• Migliorano competenze e network: partecipare a un consorzio europeo significa
entrare in reti di eccellenza e condividere know-how.
Nonostante le grandi opportunità, i fondi diretti non sono semplici da ottenere. Le principali
criticità sono:
• complessità amministrativa dei bandi;
• forte competizione, con tassi di successo spesso inferiori al 20%;
• necessità di esperienza nella progettazione europea;
• tempi lunghi per la valutazione e l’avvio dei progetti.
Per questi motivi l’ANCE AIES ha in corso di organizzazione un corso di formazione dal titolo
“Fondi Europei – Progettazione, Gestione e Rendicontazione dei finanziamenti UE
diretti”, finalizzato a rafforzare le competenze operative nella presentazione e gestione di
progetti europei da parte delle imprese.
Il corso sarà tenuto da consulenti esperti del settore, che hanno gestito numerosi progetti
europei, ed acquisito notevole esperienza con tali strumenti, prevede la partecipazione di
25 persone, ed ha durata totale di 32 ore complessive con un approccio fortemente pratico,
che include esercitazioni, casi studio e simulazioni guidate.
I Contenuti principali del corso riguardano: i) una panoramica sui programmi europei
(Horizon Europe, Erasmus+); ii) il Project Design: dal concept note alla strutturazione di
partenariati internazionali, definizione di obiettivi, impatti e workpackages, strumenti di
pianificazione (Gantt); iii) la Gestione amministrativa: budget, normativa di riferimento,
monitoraggio e flussi documentali; iv) la Rendicontazione e ammissibilità dei costi: criteri,
procedure e casi pratici; v) l’ Assistenza post-corso: tre mesi di supporto a distanza con
possibilità di valutare proposte progettuali.
Si ritiene in tal modo di dare alle imprese una opportunità di formazione ed informazione
che consentirà di poter acquisire fondi europei diretti, che rappresentano una leva
essenziale per sostenere innovazione, sostenibilità e cooperazione internazionale, e che,
pur richiedendo competenze specifiche e una buona organizzazione, offrono opportunità
uniche per crescere, svilupparsi e partecipare alla costruzione di progetti ambiziosi e
collaborazioni di alto livello: un investimento strategico, non solo economico, per il futuro.
CENTRO STUDI
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17 dicembre 2025
Di seguito viene dato un aggiornamento sulle tematiche relative ai Bonus Edilizi e alle
agevolazioni del Conto Termico 3.0 che rimangono le uniche agevolazioni attualmente
presenti per la riqualificazione del patrimonio edilizio
Con la proposta di Legge di Bilancio del 2026 l’assetto relativo alle aliquote dei bonus fiscali
in edilizia è il seguente
▪ Bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus:
▪ – nel 2026 al 50%, per l’abitazione principale del proprietario o del titolare di
diritti reali e al 36% per le altre abitazioni, sino ad un massimo di spese pari a
96.000 euro,
▪ – nel 2027 al 36% per l’abitazione principale del proprietario o del titolare di
diritti reali, e al 30% per le altre abitazioni sino ad un massimo di spese pari a
96.000 euro,
▪ – dal 2028 al 2033 al 30% a prescindere se si tratti, o meno, di abitazione
principale, sino ad un massimo di spese pari a 48.000 euro,
▪ – dal 2034 al 36% nel limite di spese massimo pari a 48.000 euro (detrazione a
regime prevista dall’art.16-bis del TUIR – DPR 917/1986).
Nelle varie circolari dell’Ade si chiarisce che per i bonus fiscali in edilizia (Bonus
ristrutturazioni, Ecobonus, Sismabonus) la maggiorazione della detrazione (50% per il 2026
FOCUS: Bonus fiscali per l’edilizia e Conto Termico 3.0 – Aggiornamenti
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17 dicembre 2025
o 36% per il 2027) spetta a condizione che:
▪ il contribuente sia titolare di un diritto di proprietà (compresa la nuda proprietà e
la proprietà superficiaria) o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare
(usufrutto, uso, abitazione);
▪ nell’abitazioni sia presente un sitema di riscaldamento/raffreddamento da
sostituire
▪ l’unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale, dove per “abitazione
principale” può essere utilizzata la definizione contenuta nell’art.10, co. 3-bis, del
D.P.R. 917/1986 – TUIR, intesa come l’unità «nella quale la persona fisica, che la
possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano
abitualmente» (cfr. la C.M. 13/E/2023).
Rientra in tale nozione anche l’unità immobiliare adibita a dimora abituale di un
familiare (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado – art. 5, co.
5, del medesimo TUIR). Inoltre la titolarità del diritto di proprietà o del diritto reale di
godimento sull’unità immobiliare deve sussistere al momento di inizio dei lavori o di
sostenimento della spesa, se antecedente a questi, mentre la destinazione ad abitazione
principale può avvenire anche al termine dei lavori.
Invece il familiare convivente nonché il detentore dell’immobile che non siano
proprietari/titolari di un diritto reale sull’immobile (es. locatario o comodatario) possono
applicare, nel rispetto di ogni altra condizione, le detrazioni nella misura del 36% delle
spese sostenute nel 2025 e del 30% delle spese sostenute nel 2026-2027.
La maggiorazione spetta, anche nel caso in cui gli interventi siano realizzati su pertinenze o
su aree pertinenziali, già dotate del vincolo di pertinenzialità con l’abitazione principale,
anche se realizzati soltanto sulle pertinenze in questione.
L’aliquota maggiorata del 50% è ammessa anche in caso di lavori condominiali agevolabili
con il Bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus o il Sismabonus, per la quota di spesa riferita ai
condòmini che sono proprietari o titolari di un diritto reale sulla propria abitazione
principale.
Infine, per quanto concerne il Sismabonus Acquisti e il Bonus per l’acquisto di abitazioni in
fabbricati ristrutturati per intero e venduti da imprese di costruzione, la legge di bilancio ha
confermato che la detrazioni è da intendersi con l’aliquota maggiorata del 50% per il 2026,
se l’unità acquistata viene destinata ad abitazione principale entro il termine di
presentazione della dichiarazione dei redditi del primo anno di fruizione del beneficio
fiscale. La stessa detrazione al 50% può essere applicata anche per l’acquisto di box
pertinenziali, se si rispetta lo stesso termine per adibire ad abitazione principale l’immobile
di cui il box è pertinenza.
Infine si evidenzia che è attiva anche per il 2026 la modifica di legge relativa ai limiti di
detrazione (complessiva e non solo per bonus edilizi) per i contribuenti ad alto reddito (>
75.000 €). Per essi l’ammontare massimo della detrazione non è più una semplice
percentuale del tetto di spesa ma diventa variabile. Viene calcolato moltiplicando un
importo base specifico (che dipende dalla fascia di reddito del contribuente) per un
coefficiente direttamente correlato al numero di figli a carico presenti nel nucleo familiare
del contribuente.
In particolare deve essere effettuato un calcolo personalizzato per ogni contribuente, di
seguito riportato:
Fasce di reddito e importi base (per il calcolo della detrazione massima):
• per redditi complessivi tra € 75.000 e € 100.000: l’importo base è € 14.000;
• per redditi complessivi superiori a €100.000: l’importo base è €8.000.
Coefficienti familiari (applicati all’importo base):
• nessun figlio a carico: 0.50,
• 1 figlio a carico: 0.70,
• 2 figli a carico: 0.85,
• 3 o più figli a carico o almeno 1 figlio con disabilità certificata: 1.
Reddito (€/anno) Coeff. familiare Massimale detraibile (€)
75.000–100.000 0,50–1,00 7.000–14.000
> 100.000 0,50–1,00 4.000–8.000
Sulla Gazzetta Ufficiale del 26 settembre è stato pubblicato il decreto 7 agosto 2025 del
Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che aggiorna la disciplina di
incentivazione degli interventi di piccole dimensioni per l’efficienza energetica e la
produzione di energia termica da fonti rinnovabili (cosiddetto Conto Termico 3.0).
Il provvedimento, che entrerà in vigore dal 25 dicembre 2025, prevede incentivi
per pubbliche amministrazioni e soggetti privati, con un tetto complessivo di spesa pari
a 900 milioni di euro annui, suddiviso tra soggetti pubblici e privati:
• 400 milioni €/anno riservati a interventi delle Pubbliche Amministrazioni;
• 500 milioni €/anno per interventi dei privati, inclusi i privati residenziali e il
terziario;
• 20 milioni €/anno dedicati a interventi di soluzioni innovative o sperimentali;
Si attende la conferma del GSE, che gestisce la misura e che entro 60 giorni dall’entrata in
vigore del decreto (25 febbraio 2026) dovrà emanare le regole operative e aggiornare la
piattaforma PortalTermico per l’invio delle richieste di accesso con le nuove regole.
Il Conto Termico è un programma di incentivazione volto a promuovere l’efficienza
energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole
dimensioni. Recentemente ha subito delle modifiche che vanno a concretizzarsi nel
Conto Termico 3.0, che rappresenta un’importante evoluzione, presentando delle novità
riguardanti i destinatari, i contributi per gli interventi di piccole dimensioni per
l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti
rinnovabili. Il Conto Termico 3.0 inoltre semplifica le procedure per le Pubbliche
Amministrazioni e amplia significativamente il supporto a tecnologie innovative rispetto
alla versione precedente, che si concentrava principalmente su soluzioni tradizionali
come pompe di calore e caldaie a condensazione.
Gli interventi che possono accedere agli incentivi si suddividono in due categorie:
• il primo riguarda gli interventi di riqualificazione per l’incremento dell’efficienza
energetica degli edifici esistenti (es. isolamento termico; sostituzione di chiusure
trasparenti; sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie a
condensazione; schermature solari; trasformazione degli edifici esistenti in
“edifici a energia quasi zero” (nZEB); sostituzione di sistemi per l’illuminazione;
installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti);
• il secondo gruppo tratta gli interventi di piccole dimensioni per la produzione di
energia termica da fonti rinnovabili (es. pompe di calore; impianti ibridi;
generatori tradizionali più efficienti; impianti solari termici e fotovoltaici con
sistemi di accumulo; tecnologia solar cooling; impianti ricarica veicoli, …)
I destinatari degli incentivi includono:
• le amministrazioni pubbliche (PA);
• i soggetti privati;
• gli enti del terzo settore;
• le configurazioni di autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili.
• Le imprese del settore terziario
Tali destinatari possono richiedere l’accesso agli incentivi direttamente oppure
attraverso una ESCo (Energy Service Company) certificata secondo la norma UNI 1135,
che usualmente sono coinvolte nei grandi interventi. Le amministrazioni pubbliche
possono quindi realizzare tali interventi sugli edifici pubblici, beneficiando del Conto
Termico 3.0 con percentuale di finanziamento al 100%. I soggetti pubblici e privati
coinvolti in configurazioni di autoconsumo e i membri delle comunità energetiche
rinnovabili possono avviare la richiesta al conto termico direttamente o tramite i
referenti delle configurazioni, anche quando le comunità sono controllate in
maggioranza da pubbliche amministrazioni.
I soggetti privati, inclusi gli enti del terzo settore, possono effettuare interventi di piccole
dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili in ambito
residenziale (escludendo categorie A/1, A/8, A/9, A/10) e in ambito terziario.
Per accedere agli incentivi occorre tener conto di specifiche condizioni e requisiti:
▪ interventi solo su edifici esistenti, comprese le pertinenze, iscritti al catasto
edilizio urbano alla data di presentazione dell’istanza di incentivazione ad
esclusione degli edifici in costruzione (categoria F);
▪ interventi solo su edifici dotati di impianto di climatizzazione invernale esistente
al momento dell’entrata in vigore del decreto (nel caso di più edifici o unità
immobiliari, gli stessi devono essere dotati di impianti di climatizzazione invernale
e ciascun generatore preesistente deve essere compatibile con le condizioni
previste agli allegati I e II al decreto; l’impianto è registrato presso i pertinenti
catasti regionali, ove presenti);
▪ disponibilità dell’edificio o unità immobiliare ove l’intervento viene realizzato da
parte del soggetto interessato, in qualità di proprietario o titolare di altro diritto
reale o personale di godimento;
▪ sostituzione e non nuova installazione di impianti, salvo eccezioni (ad es. solare
termico);
▪ redazione del progetto tecnico sopra i 12 m²;
▪ installazione di contabilizzazione del calore sopra i 100 m²;
▪ pratica online: la richiesta di incentivo va caricata sul Portaltermico attraverso la
scheda domanda entro 90 giorni dalla fine lavori.
Il Conto Termico 3.0 offre contributi a fondo perduto che variano dal 40% al 65% delle spese
sostenute, ma in alcuni casi specifici può arrivare a coprire il 100% dei costi. Questa
opportunità è particolarmente significativa per i piccoli comuni fino a 15.000 abitanti che
intendono realizzare interventi su edifici scolastici, strutture ospedaliere e sanitarie. Esso
inoltre prevede una revisione completa dei massimali di spesa, sia assoluti che specifici per
tipologia di intervento, allo scopo di garantire che gli incentivi mantengano la loro efficacia
nel promuovere gli investimenti in efficienza energetica, nonostante l’aumento generale
dei prezzi nel settore.
Tipologia di intervento Percentuale incentivata della spesa ammissibile (% spesa)
Valore massimo dell’incentivo [€]
A Isolamento termico di superfici opache
delimitanti il volume climatizzato, anche
unitamente all’eventuale installazione di
sistemi di ventilazione meccanica
25-45 ≤1.000.000
B Sostituzione di chiusure trasparenti,
comprensive di infissi, se installate
congiuntamente a sistemi di
termoregolazione o valvole termostatiche
ovvero in presenza di detti sistemi al
momento dell’intervento.
25-45 500.000
C
Installazione di sistemi di schermatura e/o
ombreggiamento infissi, anche integrati, o
mobili
25-45 90.000
C
Installazione di meccanismi automatici di
regolazione e controllo delle schermature
25-45 10.000
C
Installazione di sistemi di filtrazione solari
25-45 30.000
D
Trasformazione degli edifici esistenti in
“edifici a energia quasi zero NZEB” – zona
climatica A, B, C
25-45 2.500.000
D 25-45 3.000.000
Trasformazione degli edifici esistenti in “edifici a energia quasi zero NZEB” – zona climatica D, E, F
E (i)
Sostituzione di corpi illuminanti
comprensivi di lampade per l’illuminazione
degli interni e delle pertinenze esterne –
installazione di
lampade ad alta efficienza
25-45 50.000
E (ii)
Sostituzione di corpi illuminanti
comprensivi di lampade per l’illuminazione
degli interni e delle pertinenze esterne –
installazione di
lampade a led
25-45 140.000
F
Installazione di tecnologie di building
automation
25-45 100.000
Tipologia di intervento Percentuale incentivata
della spesa ammissibile
(% spesa)
Valore massimo
dell’incentivo Imax (€)
Pompe di calore elettriche Massimale determinato sulla base della producibilità
stimata
Pompe di calore a gas Massimale determinato sulla base della producibilità
stimata
Generatori di calore
alimentati da biomassa
Massimale determinato sulla base della producibilità
stimata
Solare termico e solar cooling Massimale determinato sulla base della producibilità stimata
Scaldacqua a pompa di calore 40 Varia in base alle classi energetiche di prodotto e alla capacità
Sistemi ibridi factory made e sistemi bivalenti a pompa di calore. Calcolato sulla base delle caratteristiche delle pompe
di calore installate nel sistema Allacciamento con installazione sottostazione
TLR PnSc ≤ 50 kW
45-65 6.500
Allacciamento con
installazione sottostazione
TLR 50 kW< PnSc ≤150 kW
45-65 15.000
Allacciamento con
installazione sottostazione
TLR PnSc >150 kW
45-65 30.000
Microcogeneratori alimentati
da fonti rinnovabili
45-65 100.000
Il Conto Termico 3.0 offre per le Pubbliche Amministrazioni due strade: prenotazione o
accesso diretto.
L’accesso diretto è la via più lineare: si realizza l’intervento, si chiude il cantiere e, entro 90
giorni, si presenta l’istanza su Portaltermico. Dopo l’istruttoria, per le Pubbliche
Amministrazioni l’incentivo viene liquidato in un’unica soluzione, indipendentemente
dall’importo. Tale modalità prevede tempi brevi, meno burocrazia, ma è realizzabile solo
se c’è liquidità e l’intervento è abbastanza semplice.
La prenotazione, al contrario, si attiva prima dell’avvio dei lavori: il RUP presenta progetto,
quadro economico e cronoprogramma; il GSE, se ammette la richiesta, consente un
acconto pari al 40% (per incentivi con durata quinquennale) o al 50% (per incentivi con
durata biennale) e “prenota” l’incentivo, chiedendo però un rigoroso rispetto delle
scadenze e una rendicontazione puntuale. Le altre rate saranno poi date nei quattro anni
successivi secondo un piano che sarà meglio definito dalla normativa. Questa è la soluzione
strategica quando servono risorse di cassa, quando il progetto è articolato in lotti o dipende
da gare con tempi non perfettamente prevedibili.
Il Conto Termico 3.0 è in definitiva una nuova misura di incentivazione che mette al centro
la rigenerazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare, e rappresenta una
opportunità concreta per accelerare la transizione energetica nel nostro paese,
coinvolgendo sia privati che enti pubblici, in un percorso verso la sostenibilità, l’efficienza
energetica e l’adozione di fonti rinnovabili nel panorama italiano, contribuendo agli
obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione del paese.





